L’associazione “Le Querce di Mamre” nasce nel 2019 ed ha come mission quella di vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione a coloro che vivono situazioni di difficoltà umana, spirituale e materiale. Ci impegniamo nella diffusione di una cultura della solidarietà, dell’accoglienza e del rispetto della diversità.
L’uomo ama le risposte, ma non c’è risposta che possa eguagliare la preziosità di una domanda. L’uomo stesso è fondamentalmente una domanda, un cercatore di senso e di vita. “Quanto resta della notte?”.
Questa domanda nasce dalla stanchezza dell’attesa, dall’impazienza di chi vorrebbe tutto e subito, dall’inesperienza sui tempi lunghi della speranza.La gente che si accosta alle nostre realtà è stanca di soffrire e si chiede ” fino a quando? “
Nuove povertà. Con questa espressione si fa riferimento a soggetti che si trovano in una condizione di vulnerabilità, vale a dire che hanno un percorso lavorativo precario e instabile o che sperimentano al livello delle relazioni sociali un senso di insicurezza e fragilità.
Ma chi sono i nuovi poveri? La popolazione senza reddito da lavoro, di cui gli anziani e in generale la popolazione marginalizzata fanno parte, rientra nei tradizionali profili di povertà. Ma oggi emerge una nuova categoria di poveri: si tratta di persone che lavorano, occupate ma con un reddito insufficiente. Giovani coppie con figli che hanno visto improvvisamente peggiorare le proprie condizioni di vita. Da un lato, dunque, i profili classici della povertà: la popolazione vulnerabile, marginalizzata e senza reddito da lavoro, perlopiù anziana; dall’altro un profilo emergente che comprende i “nuovi poveri”: giovani con un impiego e con un’età media intorno ai 40 anni.
A rendere reale questa amara fotografia si aggiungono le povertà educative, psicologiche e relazionali. La pandemia, i lockdown e gli effetti provocati dalla guerra in Ucraina hanno accentuato le situazioni di disagio, soprattutto all’interno dei nuclei familiari che si trovavano già in difficoltà economiche.
Attraverso l’opera di “#prima gli ultimi“, “Rondini nella mente”, il servizio di “sentinelle“ attraverso l’apertura di un numero di cellulare h24 al servizio di ogni emergenza e dedicato all’ascolto e il servizio di accoglienza, cerchiamo di essere sul territorio, segno e risposta
