Nell’anno del Giubileo abbiamo realizzato un’opera segno al servizio del territorio, in rete con tutte le realtà del territorio attraverso una seconda struttura di accoglienza.
Le richieste sono molte e l’offerta nel territorio è insufficiente. Così, oltre alla struttura di accoglienza di Ripaberarda già esistente, abbiamo voluto una seconda Casa di accoglienza in un territorio importante, crocevia tra Marche e Abruzzo. Anche qui offriamo, non solo un posto letto o un pasto caldo, ma una struttura familiare che permetta di rasserenarsi, di costruire rapporti e relazioni significative e ricostruendo se stessi.
Questo nuovo percorso dedicato ai giovani è ripensato attraverso:
"andare verso", per andare incontro a coloro che non riescono a chiedere di essere aiutati o presentano richieste in modo debole;
accoglienza in emergenza, per una risposta pronta, immediata e di breve-medio termine a chi si trova in una situazione di improvvisa necessità di ospitalità e orientamento;
progetti sociali, con percorsi medio-lunghi finalizzati all'autonomia, attraverso l'avviamento alla formazione e al lavoro e alla ricerca di un'abitazione.
Lo sbocco dei nostri percorsi di ospitalità e accoglienza è l’autonomia.
Le persone ospitate arrivano da diversi canali: per aver fatto domanda di accoglienza alla Caritas Diocesana, oppure vengono segnalate dai servizi pubblici o da altre organizzazioni con cui la nostra Associazione lavora in rete o in convenzione.
